Friday 20 April 2012

Bimbi che vanno, Paure che vengono


Ecco appunto perche' e' proprio così che vorrei tanto evitare di diventare, o forse farei meglio a dire, di ritornare. Solo che la tipa qui sotto aveva degli ottimi motivi per urlare come una dannata con quello Psycho di Norman Bates ad aspettarla con un coltellone che neanche il mio macellaio di fiducia alle prese con la carcassa dell'orso bianco fuori dalla doccia!!!







Io invece fuori dalla doccia ad aspettarmi avevo 50cm di pargoletta rivestita di tutine che rivisitavano tutta la palette dei colori pastello, bella come un sogno e con l'urlo più' modulato della Callas. Solo che lei non si fermava per l'intervallo fra primo e secondo tempo della sua opera personale. Il suo spettacolo rispettava esattamente i dettami del "The show must go on". E così' continuava a ore, ed io con lei.


E' che a tutto questo non mi aveva preparato nessuno. VOLEVO essere mamma più' di ogni altra cosa, avevo cercato quella gravidanza, ero stata felice come una Pasqua (oltre ad assomigliare chiaramente ad un enorme uovo di Pasqua) di avere il pancione. E poi all'improvviso ero li', da sola, in terra straniera e non sapevo più come gestire le mie giornate e le sue esigenze.


Poi lei cresce, tu ti dimentichi e superballanzosa te ne esci fuori con un: "Ma sarà il caso di dare un fratellino/sorellina a questa povera pargola solitaria, non vorrai mica farla crescere con tutte le nostre ansie appese al collo come e' successo a noi due poveri figli unici solitari e depressi".
E cosi un giorno ti svegli e sei di nuovo incinta (be' ok, non proprio così). E sei felice, ma anche un po' spaventata. Questa volta le gambe gonfie, vene varicose, emorroidi e smagliature non sono più' un segno del tuo stato di grazia. Ti rendi conto che fare gli esercizi per l'odiosissimo pavimento pelvico non sono più' un simpatico vezzo ma una triste necessita'. E poi ti ritrovi anche a pensare che porcamiseriaccialadra, sto strazio deve proprio durare 9 mesi, no dico NOVE mesi???????
E se poi quando il pargolo nuovo di zecca arriva e devi anche correre dietro a quell'altra bassa di due anni non ce la fai e scappi in Tanzania??


Allora mi sono ricordata che da ragazzina mi piaceva scrivere, e lo facevo per ore e ore. Era il mio modo di comunicare con l'esterno, perché forse a parole non sono mai stata tanto brava, taciturna quel che basta e pigra nell'esprimere le mie opinioni almeno che non ne valesse veramente la pena. Ad un certo punto pero', quando diventi adolescente ed un po' meno rincoglionita, ti accorgi che i tuoi diari segreti di segreto hanno solo il nome, per il  resto sono la lettura preferita in casa dopo la "gazzetta" ed il "corriere della sera". Cresci ancora un po' e scopri che anche le tue e-mails sono di dominio più' o meno pubblico. Detto questo decidi che eccheccavolo, a questo punto tanto vale scrivere su una bella piattaforma informatica, con un bel profilo aperto a tutti dove poter finalmente scrivere cosa fai e come ti senti e magari creare un pezzettino piccolo piccolo di mondo tutto tuo dove rovesciarti quando ne hai bisogno. Magari e' la volta buona che non ti si fila davvero nessuno e riesci a scrivere quel diario segreto a cui tenevi tanto quando avevi tredici anni. O forse no, ma a questo punto chissenefrega!!!!!!!!

1 comment:

  1. Eh no, MammaInSE!!!Noi ti filiamo!!! =)
    Zia D e Zia A =)

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